sabato 10 giugno 2017

Noi e il terremoto - Nous et le tremblement de terre


Il progetto eTwinning “Nous et le tremblement de terre” , ha  lo scopo di far conoscere ai ragazzi il loro territorio e le sue caratteristiche fisiche e geologiche, affinché imparino a rispettare la natura ed ad interpretare i suoi segnali. In particolare, si studiano i terremoti, soprattutto quelli più recenti e le conseguenze su persone e luoghi. Gli alunni coinvolti sono italiani e rumeni dai 10 ai 15 anni.




Il progetto  è arrivato a conclusione e sono stati realizzati prodotti  in maniera collaborativa tra alcune scuole  (in particolare l’ITIS di Melito di Porto Salvo, con il Prof. Domenico Marino e la Scuola secondaria di Castelfranco Emilia della prof.ssa Ottavia Bardaro).

Come compito significativo finale  è stato  creato un romanzo epistolare, in cui sono  state raccolte le lettere scritte dai ragazzi della V e della scuola secondaria di I grado, a persone che hanno vissuto il terremoto, 

http://www.epubeditor.it/ebook/?static=86926









domenica 4 giugno 2017

LA POESIA - L'AQUILONE

PROGETTO BIBLIOTEKE

Ex alunni e ragazzi laureandi hanno dato agli alunni delle nostre classi quinte qualche nozione sulla lettura espressiva . Hanno potuto così sperimentare, con qualche difficoltà, a modulare in modo espressivo la voce
Hanno poi lavorato sul testo della poesia  anche attraverso il "calligramma".
Durante la gita sul lago di Bracciano hanno fatto volare un aquilone e osservato le sue evoluzioni nel cielo.


L'INCONTRO CON ALTRE CULTURE

Dall’inizio dell’anno è entrato a far parte della nostra classe un ragazzo armeno. Già dai primi giorni  abbiamo cominciato piano piano ad interagire con lui e a svolgere insieme diverse attività . Dopo il primo mese di alfabetizzazione di base ha cominciato, con qualche difficoltà, ad affrontare gli stessi argomenti di studio, ricorrendo spesso al traduttore inglese/italiano sull'ipad.
A metà novembre è iniziata l’attività di mediazione culturale con Ribka, di origine eritrea che ci ha aiutato  nell’incontro con altre culture. Ribka ha svolto con la classe due attività:
  • ha fatto fare ai ragazzi l’albero genealogico della propria famiglia e a ciascun ragazzo ha chiesto di risalire indietro nel tempo, raccontando storie sui propri antenati.  Ha fatto quindi riflettere i ragazzi sull’importanza di conoscere le proprie radici
  • ha fatto giocare i ragazzi con  il ghebetà, un gioco di squadra africano in cui conta la strategia, ma anche l’unione e la lealtà. Questo gioco ha spinto i ragazzi a sperimentare l’importanza del gruppo;
  • RIBKA ha raccontato la sua storia  e alcuni episodi vissuti dai suoi antenati . Ha poi raccolto i capelli delle ragazze i modi diversi; ogni acconciatura aveva un significato particolare nella tradizione eritrea: studentessa, giovane donna, donna sposata...
  • A febbraio è arrivato il classe un bambino eritreo che dopo un lungo viaggio attraverso l'Africa, l'Arabia, l'Italia, l'Olanda è poi tornato in Italia. Durante il viaggio e i vari spostamenti il bambino aveva imparato l'inglese "parlato" ma, non avendo mai frequentato nessun tipo di scuola, non conosceva neanche le lettere dell'alfabeto. Con grande fatica e grande impegno in un mese ha cominciato a capire un po' la nostra lingua e a scrivere le prime parole. RIBKA, anche con lui, ha avuto un ruolo importante riuscendo a farlo integrare bene con tutti i ragazzi delle classi.
  • La mediatrice culturale non si è mai stancata di ricordare  quanto sia importante  la condivisione : un giorno è arrivata portando ai ragazzi un pane eritreo  che ha spezzato e offerto a tutti; un'altra volta ha portato i grani di caffè che ha tostato davanti a tutti i ragazzi in cerchio, ha poi preparato il caffè secondo la sua tradizione e lo ha offerto a tutti i presenti insieme a del pop-corn.
  • Ciao Ribka !

sabato 3 giugno 2017

SAPERE I SAPORI in Matematica e via dicendo....

Anche quest'anno la nostra scuola ha aderito all'iniziativa "Frutta nelle scuole" patrocinato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Sui banchi degli alunni sono arrivate frutta e verdure fresche. Un giorno però, le fragole erano un po' rovinate, ma abbiamo pensato di utilizzarle comunque . Abbiamo eliminato le parti marce, le abbiamo lavate e, aggiungendo la giusta quantità di zucchero, le abbiamo cotte ottenendo una deliziosa marmellata.
Da qui l'idea di farne delle crostate da gustare tutti insieme e se è vero che l'appetito vien mangiando abbiamo scoperto che anche il sapere può venire mangiando e sperimentando.



tra un assaggino e un altro, ci siamo divertiti a parlare di rapporti, di pesi dei materiali e dei contenitori, della circonferenza, del cerchio e del volume; abbiamo imparato che anche un frutto che ci sembra irrimediabilmente rovinato può invece essere trasformato in una gustosissima marmellata!